Contro la chiusura del Poliambulatorio Ripamonti

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Contro la chiusura del Poliambulatorio Ripamonti

Sfidando il freddo cittadini e forze politiche hanno manifestato per dire NO alla chiusura del Poliambulatorio di via Ripamonti. [robo-gallery id=344]

Le forze del centrosinistra, Insieme X Milano, PD, MDP e Sinistra in Comune hanno aderito all’iniziativa dando voce agli oltre 2.500 cittadini che hanno sottoscritto la petizione unitaria contro la chiusura del presidio territoriale voluta dall’Azienda Sanitaria Territoriale e da Regione Lombardia a trazione Maroni.
Una scelta sbagliata, che priverà la zona di un’importante risorsa: ventiseimila prestazioni all’anno verranno trasferite in altri 4 Poliabulatori due dei quali, uno vicino Piazza Napoli (via Stromboli) e l’altro nel Gallaratese (via Quarenghi). A fronte di tutto ciò, ATS ha confermato nel corso della commissione in municipio 5 che non sono previsti investimenti sulle strutture pubbliche nel territorio del municipio 5.
L’ennesimo scempio del centrodestra in Regione (Maroni/Gallera) sulla pelle dei cittadini, come ribadito anche al quotidiano Il Giorno in questo articolo dedicato alla manifestazione.
Bene che al presidio si sia unito anche l’assessore alla Salute del Comune di Milano, Pierfrancesco Majorino che ha definito la chiusura “un errore tragico: Regione Lombardia impoverisce il territorio di una struttura utile per garantire il diritto alla salute per tutte e per tutti. Colpisce il fatto che dopo tanti proclami sulla riforma sanitaria gli effetti siano quelli dell’indebolimento dei servizi più utili al cittadino”. 
La sanità rappresenta l’80% del bilancio della Regione Lombardia: è venuto il momento di unire le forze per un impegno unitario della coalizione di centrosinistra per sostenere il cambiamento. Anche per questo motivo con Insieme X Milano e Campo Progressista sostengo Giorgio Gori per la Lombardia e per aprire finalmente una vera discontinuità a partire dalla necessità di ricostruire un ruolo centrale e programmatorio della sanità pubblica.